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Evviva il compost!
Proprio come noi, anche le piante hanno bisogno di elementi nutritivi per crescere e stare bene.
I principali sono il Carbonio, l’Idrogeno e l’Ossigeno, che vengono fissati attraverso le foglie con la fotosintesi clorofilliana, e i 3 macroelementi che vengono ricavati dal suolo attraverso le radici:
- l’Azoto (N) è essenziale per tutti i processi vitali delle piante,
- il Fosforo (P) favorisce l’indurimento, la lignificazione dei tessuti e lo sviluppo dell’apparato radicale,
- il Potassio (K) aiuta le piante ad assorbire l’acqua e a produrre fiori colorati e profumati e frutti grandi e saporiti.
Le radici assorbono anche Calcio, Magnesio, Zolfo e Sodio (mesoelementi) e Ferro, Manganese, Zinco, Boro, Molibdeno, Cobalto e Rame (microelementi).
Un suolo sano e ricco di sostanza organica è indispensabile. E allora, aiutiamo le piante e facciamo il compost!
| Tempo richiesto: | 5 ore + il tempo di maturazione del compost |
| Occorrente: | Vaso di terracotta alto almeno 50 cm e sottovaso 1 coperchio Ghiaia o sassi Terriccio con compost (per innescare il processo più velocemente) o terra ricca di humus e microrganismi come quella del bosco o dell’orto Spruzzino con acqua Bucce e scarti di mele, pere, arance, banane, insalata… Fondi di caffè Gusci di uova e frutta secca Rametti e residui di potature, foglie secche, erba tagliata… Qualche lombrico da trattare con cura! Sacchetto di plastica Mattarello Forbice o coltello Tagliere Termometro Paletta Guanti |
| Obiettivo: | Stimolare bambine e bambini a individuare ed esplorare i fenomeni della natura nella vita di ogni giorno. Promuovere un approccio scientifico alla realtà basato su ipotesi, monitoraggio, verifica e condivisione delle scoperte fatte. |
Step 1
Le bucce di frutta e verdura sono scarti o tesori?
Rispondiamo liberamente, facciamo ipotesi e commentiamo insieme questa immagine: cosa rappresenta? Dove inizia? Dove finisce?
L’immagine rappresenta il ciclo di vita di una banana o di una buccia o del compost (dipende da dove iniziamo!) e ci ricorda che in natura nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.
Allora, proviamo anche noi a fare come la natura…
Step 2
Cosa serve per fare il compost?
Rispondiamo facendo un elenco di tutto quello che ci viene in mente e dividiamo le risposte in:
- sì: bucce e scarti di frutta e verdura cruda (senza semi!), fondi di caffè, bustine di té, gusci di uova, fiori secchi, piccole potature, foglie secche, erba tagliata…
- no: avanzi di cibi cotti, scarti di carne, pesce o latticini che causano cattivi odori e attirano gli insetti.
Dividiamoci i compiti: chi recupera cosa? Chi ci può aiutare?
Recuperiamo anche qualche… lombrico! Ma perchè? Proviamo a rispondere, poi approfondiamo. Il lumbricus terrestris è un invertebrato lungo anche 30 cm. Non ama la luce e di giorno vive nelle gallerie che scava sotto terra raggiungendo anche 4 metri di profondità. Di notte, esce per mangiare: adora le foglie morte! È un alleato preziosissimo del suolo, delle piante e del contadino: mentre scava rimescola il terreno, favorendo la circolazione dell’aria e il drenaggio dell’acqua, come un mini aratro.
Allora il lombrico è anche nostro amico!
Step 3
Come si fa il compost?
Facciamo ipotesi, chiediamo consigli a genitori, nonni, zii, amici… e iniziamo!
Prepariamo i rifiuti organici che abbiamo recuperato, dividiamoli in scarti secchi e scarti umidi e poi:
- tagliamo in piccoli pezzi le bucce e gli avanzi,
- sbricioliamo i fondi di caffè,
- mettiamo i gusci delle uova in un sacchetto e schiacciamo tutto col mattarello fino a ottenere una polvere,
- spacchiamo rami e rametti.
Ora posizioniamo sottovaso e vaso in un luogo fresco e ventilato e iniziamo a fare gli strati.
Cosa mettiamo sul fondo? E sopra? Facciamo ipotesi, valutiamo pro e contro e poi confrontiamo con l’immagine qui sopra.
Per ultimi aggiungiamo delicatamente i lombrichi.
Ricordiamoci di:
- bagnare leggermente ogni strato,
- non compattare gli strati: hanno bisogno di respirare!
- mettere il coperchio alla compostiera in modo che l’aria possa circolare.
Step 4
Tra quanto è pronto?
Quanto tempo ci vorrà perché i nostri residui organici si trasformino in nuovo terriccio?
Rispondiamo liberamente, facciamo ipotesi e poi monitoriamo la nostra compostiera con pazienza, una virtù che la natura e chi lavora in agricoltura conosce molto bene!
Nel frattempo:
- teniamo sempre umido il nostro compost,
- rivoltiamo il compost in modo che possa respirare,
- usiamo il termometro per monitorare la temperatura! Quanti gradi ci sono nel nostro compost? Fa caldo o freddo? Perché è importante? La temperatura cambia nel tempo?
Se fa caldo, il compost dovrebbe maturare in 3-4 mesi, se fa freddo ci vorrà più tempo.
Quando sarà il momento, osserviamo il nostro compost da vicino: cerchiamo tracce degli “ingredienti” che abbiamo usato per realizzarlo, sentiamo l’odore e la consistenza e, soprattutto, usiamolo per piantare un seme o concimare le piante che ci circondano.
Pensiamo anche a quanti cambiamenti abbiamo fatto noi in queste settimane!
